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E’ stato scoperto nel 2015 dal telescopio Kepler, la sua stella è una nana gialla simile al Sole e i suoi parametri lo hanno classificato come pianeta più simile alla Terra.
Parametri del Pianeta
Parametro | Valore | Note |
---|---|---|
Raggio (r terrestre) | 1.04 Rterrestri | Errore tra 0.9 e 1.42 |
Durata di un anno | 449 giorni | |
Temperatura media | -15.15°C | |
Metodo di scoperta | Transito | |
Stella madre | KOI-4878 | Stella simile al Sole |
Distanza (al) | 1075 al |
Osservazione
KOI-4878.01 è stato osservato per la prima volta nel 2015 dal telescopio spaziale Kepler, che sfrutta il metodo del transito per “scovare” gli esopianeti a diverse distanze.
I parametri del pianeta non sono ancora confermati, dovrà quindi passare del tempo prima che ci siano dei dati precisi. Sembra però il pianeta più interessante scoperto da Kepler.
Se ti interessa scoprire come funziona il metodo del transito che usa Kepler, guarda l’introduzione che ho scritto al seguente (link).
Stella Madre
La stella madre, KOI-4878 è simile al nostro Sole: si tratta di una nana gialla, o stella tipo G (classe spettrale V) che è solo il 5% più grande del Sole. L’età resta sconosciuta, ma sull’enciclopedia wikipedia troviamo che “la sua presenza di metalli e velocità spaziale suggeriscono che sia più vecchia del Sole”. In futuro avremo sicuramente più dati a disposizione.
ESI
Ecco il suo punto forte: il pianeta KOI-4878.01 è il pianeta l’ESI più elevato: 0.98. Questo grazie alla sua posizione, esattamente in piena zona abitabile della stella e alla sua massa di 0.99 masse stellari, oltre che alle dimensioni già citate di 1.04 raggi terrestri.
Il pianeta, se confermato, potrebbe essere il vero candidato a esopianeta abitabile, fermo restando che le condizioni di vita che conosciamo siano sufficienti. Come sappiamo, sono necessari altri parametri. Ad esempio un campo magnetico in grado di schermare il pianeta dalle radiazioni della stella, o la presenza di un pianeta abbastanza grande che attragga i corpi celesti in avvicinamento (come succede nel nostro caso con Giove). Insomma la strada è lunga, ma comunque resta l’esopianeta più interessante mai scoperto da Kepler.
Fonti
Tutti i dati presi dal database della NASA consultabili al link.