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Scoperto nel 1964, Cygnus x-1 è una grande sorgente di raggi X che ospita un buco nero in coppia con una stella. Un sistema che non smette di essere affascinante.
I Dati
Dato | Valore | Note |
---|---|---|
Massa | 21.2 Ms | Masse Solari |
Temperatura | 31 000 K | |
Tipo di sistema | Binario | |
Distanza | 6.100 Al | circa |
Luminosità | 3/4 x 105 Ls | Luminosità solari |
Cygnus X-1 è una sorgente di raggi X molto intensa, situata nella costellazione del cigno. E’ stata la prima sorgente riconosciuta ad ospitare un buco nero, in questo caso di tipo stellare, grazie alla sua intensità e particolarità.
Cyg X-1 è infatti costituito da un buco nero e una stella blu supergigante (HDE 226868) in sistema binario, ossia entrambi ruotano intorno ad un asse. In un sistema del genere, il buco nero “risucchia” parte del gas stellare creando un vento di gas che parte dalla stella e arriva al buco nero, rendendo l’oggetto estremamente luminoso.
Origine
La stella da cui il buco nero deriva potrebbe essere una stella molto particolare: una Wolf-Rayet, ossia una stella molto evoluta la cui particolarità è che perde una grande quantità di massa quando collassa. Nello specifico, l’oggetto stellare che precedeva Cygnus X-1 potrebbe essere stata una stella di circa 40 masse solari, di cui però 30 sono andate un po’ perse e un po’ nella stella HDE 226868.
Dopo la fase Wolf-Rayet, la stella è collassata generando un buco nero di circa 15 masse solari, questo evento però non è stato di tipo esplosivo: sembra che la stella sia semplicemente collassata su se stessa lasciando integra l’altra compagna.
Raggi X e getti relativistici
Come abbiamo intuito, Cyn X-1 è un sistema molto attivo, le emissioni di raggi X e luminosi sono molto intense. Il disco di accrescimento è estremamente caldo a causa del gas ionizzato che genera attrito con le parti interne del buco nero. Tale disco inoltre è molto esteso rispetto all’orizzonte degli eventi: il primo arriva a circa 15.000 km mentre il raggio di Scwarzschild è di soli 26 km.
L’emissione di raggi X è stata paragonata alcune volte alle esplosioni x emesse dalle stelle di neutroni, eventi molto intensi.
Inoltre è presente anche un getto relativistico come nei buchi neri supermassicci, generato dalla materia che deriva dalla stella e entra nell’oggetto. Tale getto riesce a raggiungere addirittura la potenza di 9 ± 5×1029 W che corrisponde a mille volte la potenza del Sole, nonostante ciò i getti non sono molto evidenti perchè solo una parte dell’emissione rientra nello spettro elettromagnetico.
Se vuoi saperne di più su come funziona un buco nero, dai un’occhiata alla pagina dedicata!